106 dicembre

Leggi le letture di questa domenica

Abbiamo appena sentito riecheggiare ancora una volta quella voce di uno che grida nel deserto. Una voce che si è concretizzata in un tempo ben preciso, la parola di Dio viene in un contesto e in un tempo che Luca ha ben identificato. Non è il vezzo di un bravo storico che vuol farci capire quanto ha studiato e si è documentato in merito ai fatti che ci sta raccontando, si tratta invece della premura di chi vuole aiutare i credenti di ogni epoca a comprendere che non si tratta di una favoletta alla “c’era una volta”… ma di una volta precisa, in un luogo, su una persona altrettanto precisi.

E Giovanni, dopo aver ricevuto la parola di Dio, ecco che diviene voce, potremmo dire che dà fiato a quella parola che gli è stata rivolta, non la tiene per sé come un regalo del quale essere geloso, ma ne rende partecipe tutto il popolo di Israele annunciando la necessità di ricevere un battesimo in segno di conversione. Sì perché il Signore sta per venire ed è necessario preparargli la strada.

Non è un annuncio chiuso 2000 anni fa. La venuta nella storia di Gesù, la sua incarnazione non possono farci illudere che le strade ora siano sistemate, o soprattutto, che tanto il Signore già è venuto, quindi erano coloro che l’avrebbero incontrato per le strade ad aver bisogno di conversione per accoglierlo come si deve…

Ma il Signore non è venuto una volta per tutte, sappiamo che tornerà e riconosciamo inoltre che Lui vuole venire nei nostri cuori, sono quelle le strade da sistemare, sono quelli i burroni da riempire e i monti da abbassare…

Ed ecco allora il tema che la nostra diocesi ci propone per la riflessione di questa settimana: CAMBIARE.

In un mondo come il nostro, segnato dal mercato, dalla moda, dal consumismo, questo verbo potrebbe essere frainteso, non si tratta di un cambiare tanto per seguire i più, la massa, un cambiare per portare una ventata di novità alla nostra vita, il cambio che Giovanni Battista ci propone parte dal presupposto di uno sguardo profondo, attento e sincero alla nostra esistenza, al nostro cuore. Se siamo sinceri con noi stessi, con il Signore e con quanti ci sono vicini, non possiamo nascondere che ciascuno di noi abbia più di un aspetto del proprio cuore da cambiare. Per renderlo capace di pulsare sempre più amore e disponibilità all’incontro con Dio e con i fratelli.

Giovanni Battista ci invita questa settimana a ripulire la strada del nostro cuore da tutti quei sassi che ne rendono difficile il percorso. Proviamo a pensarci, a riconoscere da quali aspetti delle nostre abitudini, del nostro carattere, dei nostri vizi abbiamo bisogno di allontanarci, abbandonarli per avere un cuore più leggero. Chiediamo al Signore che illumini il nostro sguardo a riconoscerli con semplicità e consegnarli a Lui perché solo Lui, nella sua misericordia, li può trasformare in occasione di salvezza.