09 luglio

XIV domenica del tempo Ordinario

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Che stupenda preghiera di Gesù abbiamo potuto ascoltare quest’oggi. Gesù ha trasformato in lode a Dio quanto stava avvenendo intorno a lui e per mezzo di lui. E cosa stava avvenendo? Che i piccoli, gli umili, i semplici stavano accogliendo il suo messaggio. Avrebbe potuto innalzare una preghiera per tutti coloro che il messaggio lo stavano rifiutando, per quei sapienti e dotti, magari lamentandosi che avevano il cuore duro e non lo stavano accogliendo, invece Gesù, anche in quel momento non semplice riesce a rendere lode al Padre.Sono i piccoli, i semplici e gli umili che hanno il cuore libero e disponibile per accogliere il messaggio di amore di Gesù, per i quali è possibile scorgere, nel volto del Maestro, il volto stesso di Dio che si è reso visibile, che si è rivelato all’umanità.

Quante ritrosie e chiusure ciascuno di noi manifesta nei confronti del Signore, quante volte il nostro cuore è duro e non è capace di accogliere il messaggio buono del Vangelo, chiediamo al Signore di essere un po’ di più quei piccoli, capaci di accogliere il suo messaggio, la buona novella, il Vangelo che è venuto a portarci. Allora anche il nostro cuore, come il suo si aprirà alla dimensione della lode a Dio, del riconoscimento della sua grandezza e della sua azione nella nostra vita.

Il Signore ci chiama a sé, si pone come il nostro ristoro, quel luogo accogliente… pensando a queste giornate così calde e torride potremmo pensare a Gesù come un’oasi, un luogo fresco e accogliente, con acqua fresca per dissetarsi e poter riprendere fiato. In un periodo come l’estate nel quale ciascuno cerca il tempo propizio per “staccare un momento la spina”, per riprendere fiato e riposarsi un pochino ecco che Gesù ci offre sé stesso come il ristoro, questo non vuol dire che sostituisce un adeguato tempo di riposo, anche perché se uno non si riposa mai alla fine si appiattisce, non ha il modo di rimettere in ordine le idee, di ricaricare la mente e il corpo. Il riposo fisico e mentale è fondamentale per l’esistenza umana e Gesù non lo demonizza anzi, invita anche i suoi discepoli in disparte a riposare, ma ci dice che lui è il ristoro, non basta riposare mente e corpo, la nostra anima ha bisogno di ristoro e questo ristoro si trova solo in lui, poniamo in lui le nostre fatiche e oppressioni, lui le porterà con noi e darà ristoro alla nostra vita.

Il Signore ci dia la grazia di cercarlo e riconoscerlo come il nostro ristoro, come il solo capace di alimentare, sostenere e rivitalizzare la nostra anima, la nostra esistenza, poniamo in lui tutti i nostri problemi, stanchezze, fatiche e preoccupazioni e accogliamo la sua grazia che ci ritempra.